martedì 23 settembre 2014

Francia, contadini esasperati danno fuoco all'agenzia delle entrate


Morlaix - I "légumiers" francesi - cioè i produttori di legumi - hanno appiccato un incendio al "centro delle imposte", ovvero l'ufficio corrispondente alla nostra "agenzia delle entrate". Ad aver condotto all'esasperazione gli agricoltori, oltre alle alte imposte e la concorrenza estera (soffrono le importazioni extraeuropee come i nostri produttori) sono le sanzioni elevate alla Russia, che gli hanno fatto perdere importanti ordinazioni.



Dopo aver appiccato l'incendio, hanno ostacolato i vigili del fuoco che cercavano di spegnerlo, per "salvare il salvabile". L'esasperazione è tangibile, la crisi li ha colpiti ferocemente, e molti di loro non hanno niente da perdere, non temono nemmeno la galera.

Molte aziende agricole francesi hanno chiuso i battenti, e tra gli agricoltori ci sono stati casi di suicidio. La zona in questione, che è sempre stata tra le più povere della Francia (un po' come il sud Italia) è stata particolarmente colpita dall'acuirsi della crisi.

Lorenzo - Informatitalia


di seguito l'articolo di Davide Mazzocco di cronacaeattualita.blogosfere.it

Francia, contadini esasperati danno fuoco al Centro delle imposte

Nella notte di venerdì 19 settembre, esasperati dalle tasse e da una burocrazia asfissiante, alcuni contadini francesi hanno dato fuoco a un Centro delle imposte e della Mutualità Sociale Agricola di Morlaix

Esasperati dalla crisi economica, dalle tasse e da obblighi fiscali e burocratici asfissianti, alcuni contadini della Finistère hanno preso d’assalto gli edifici del Centre des impôts e della Mutualité sociale agricole (MSA) di Morlaix compiendo azioni di saccheggio e di distruzione.
L’incendio e la distruzione degli uffici di Morlaix sono stati “energicamente” condannati dal primo ministro Manuel Valls:

è particolarmente scioccante che i vigili del fuoco siano stati ostacolati durante le operazioni di spegnimento. Contro gli autori di questi atti verranno aperte delle inchieste giudiziarie. Niente giustifica il ricorso a metodi violenti, che non risolvono niente e che pesano in primo luogo sui contribuenti e sugli assicurati sociali.
Il ministro dell’Agricoltura Stéphane Le Foll ha condannato “con la più grande fermezza gli abusi” compiuti a Morlaix appellandosi a una pacificazione dell’insieme degli attori coinvolti.
Agnès Le Brun, sindaco di Morlaix, ha spiegato come la sommossa sia maturata nel corso degli ultimi mesi e settimane a causa di un “concorso di cause: il calo dei consumi, la superproduzione, l’embargo russo, il calo della spesa, la pressione sociale sempre più insostenibile”.
Secondo le indagini sarebbero stati all’incirca cento gli agricoltori che hanno incendiato il Centro delle imposte bretone.
Gli agricoltori si erano diretti con un centinaio di trattori verso l’edificio della MSA, situato alla periferia della città, a Saint-Martin-des-Champs, e, secondo il sindaco di questo paese,François Hamon, hanno saccheggiato quanto si trovava negli uffici e, in seguito, hanno rovesciato davanti all’edificio frutta e verdura invenduta, principalmente patate e carciofi, dando fuoco anche a bancali e pneumatici. La stessa scena è stata successivamente ripetuta al Centro delle imposte di Morlaix, dove oltre ai falò all’esterno, è stato appiccato il fuoco anche all’interno della struttura. Secondo la polizia sono state riversate sulle strade diverse tonnellate di carciofi.
La FNSEA, il principale sindacato agricolo francese, ha dichiarato che le violenze rappresentano un evidente segnale dell’esasperazione diffusa fra i coltivatori d’Oltralpe di fronte alle pressioni normative. Per Thierry Merret, presidente della FDSEA è necessario relativizzare: “Non è morto nessuno, è una forma di testimonianza per dire: ascoltateci!”.
Via | Le Monde
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