martedì 22 luglio 2014

Gaza: raso al suolo l'asilo della cooperazione italiana

Le ruspe dell'esercito israeliano hanno raso al suolo la struttura “La terra dei Bambini” della ong “Vento di Terra”. Il presidente, Massimo Rossi, «chiediamo l'intervento del Ministero degli Esteri Italiano, dell'Unione Europea e della Conferenza Episcopale Italiana, principali finanziatori del progetto»



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L'esercito israeliano, nell'ambito della sua offensiva militare nella Striscia di Gaza, ha raso al suolo il Centro per l'infanzia di Um al Nasser “La Terra dei Bambini”, struttura finanziata dalla Cooperazione italiana. Lo conferma la ong Vento di Terra che gestisce il progetto nella Striscia di Gaza. Il centro per l'infanzia ospitava un asilo con 130 bambini e un ambulatorio pediatrico. Oltre al Centro, prosegue la nota dell'Ong, è stata demolita la nuova mensa comunitaria, inaugurata solo due mesi fa, che forniva pasti ai bambini e alle famiglie povere del villaggio.
Nella comunicazione della ong si legge che «la fanteria e i blindati israeliani hanno occupato il villaggio di Um Al Nasser nella notte del 17 luglio, obbligando l’intera comunità a lasciare le case. Una lunga fila di civili, in prevalenza a piedi, si è diretta sotto un intenso bombardamento verso il campo profughi di Jabalia. Sono ora ospitati principalmente nelle scuole dell’UNRWA: mancano medicinali, cibo, generi di prima necessità e acqua potabile. 


Questa mattina ci è stata confermata la notizia che l’esercito israeliano ha raso al suolo con le ruspe “La Terra dei Bambini”, struttura finanziata dalla Cooperazione italiana e visitata lo scorso 17 gennaio dalla Presidente della Camera Laura Boldrini. Il centro per l’infanzia ospitava un asilo con 130 bambini e un ambulatorio pediatrico. Oltre al Centro per l’infanzia, che rappresentava un modello di eccellenza in termini di architettura bio climatica e di metodologia educativa, è stata demolita la nuova mensa comunitaria, inaugurata solo due mesi fa, che forniva pasti ai bambini e alle famiglie povere del villaggio».

La presidente della Camera, Laura Boldrini, in visita al centro
Vento di Terra ONG, «gestisce il progetto dal suo avvio nel 2011, ed è testimone del fatto non sia mai stata utilizzata per scopi militari e non sia avvenuto alcun contatto tra lo staff e le milizie armate islamiste. Rappresentava un’oasi a difesa dei diritti dell’infanzia, che l’esercito israeliano, messo al corrente di tutte le fasi del progetto, ha deciso senza alcuna giustificazione di demolire. Un’esperienza unica, in un panorama caratterizzato da decenni di conflitto, occupazione e devastazione è stata messa cinicamente a tacere».
Massimo Rossi, presidente di Vento di Terra richiede al Ministero degli Esteri Italiano e alla Unione Europea, alla Conferenza Episcopale Italiana, principali finanziatori del progetto, di «realizzare gli opportuni passi verso il Governo Israeliano perché renda conto di un’azione gravissima che coinvolge, oltre la comunità locale, direttamente il Ministero stesso, l’Unione Europea e la Cooperazione Italiana, che il progetto hanno finanziato e sostenuto in questi anni».

Fonte: vita.it


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